Progettisti: Maria Beatrice Andreucci - Francesca Cecconi - Federica Fruhwirth
Laboratorio progetturale, collaborazione tra Associazione AMUSE, Associazione Casaliò e AIAPP
Luogo: Casaliò, Roma
Anno: 2012
Laboratorio progetturale, collaborazione tra Associazione AMUSE, Associazione Casaliò e AIAPP
Luogo: Casaliò, Roma
Anno: 2012
Il concept di questo angolo del giardino di Casaliò - basato sulla trasformabilità del luogo e della fruizione ad esso associata - ha tenuto conto dell’esigenza di arricchire e connotare una zona altrimenti di solo passaggio. L’arredo progettato per questo spazio si sostanzia in un grande tavolo da lavoro, che vuole accogliere gli ospiti nelle molteplici attività manuali che già si organizzano presso il centro sociale, una fioriera che funge da sfondo verde e un grande ‘serpente-seduta’, snodabile e amovibile, che delimita all’occorrenza lo spazio, donando privacy e comfort; anche il tavolo può essere liberamente posizionato nello spazio, contribuendo a molteplici allestimenti. Alcune casette per gli uccellini, unitamente a fischietti-richiamo attirano i piccoli animali che trovano anche in questo angolo del giardino un ulteriore ricovero, per la gioia degli ospiti di Casaliò. Tutti gli arredi verranno realizzati in legno, in armonia con la pedana che li accoglie e l’informalità del luogo.
Ulteriori sedute leggere potranno essere posizionate attorno al tavolo quando servono e ‘appese’ ad un gancio collocato nei pressi dello spazio.
L’impianto vegetazionale pensato per la vasca-contenitore è semplice e a bassa manutenzione, tutte le specie sono state selezionate per garantire fioriture alternate con il passare delle stagioni, pur tenendo in debito conto dell’esposizione e del persistente ombreggiamento che caratterizzano il giardino. Il “Giardino che mi và” è un luogo di tutti e per tutti.Persone, animali e piante, ognuno diventa protagonista ed osservatore dell’altro, imparando a coesistere in un sistema di percezione e meraviglia.
Creatività e stupore la fanno da protagonista: gli oggetti si spostano, i materiali per le attività mutano ed il “serpente rincorre il tavolo” che, grande e fiabesco, viene posizionato nei vari spazi del giardino in base alle esigenze, creando così tanti piccoli tasselli estemporanei di fantasia e divertimento!
Ulteriori sedute leggere potranno essere posizionate attorno al tavolo quando servono e ‘appese’ ad un gancio collocato nei pressi dello spazio.
L’impianto vegetazionale pensato per la vasca-contenitore è semplice e a bassa manutenzione, tutte le specie sono state selezionate per garantire fioriture alternate con il passare delle stagioni, pur tenendo in debito conto dell’esposizione e del persistente ombreggiamento che caratterizzano il giardino. Il “Giardino che mi và” è un luogo di tutti e per tutti.Persone, animali e piante, ognuno diventa protagonista ed osservatore dell’altro, imparando a coesistere in un sistema di percezione e meraviglia.
Creatività e stupore la fanno da protagonista: gli oggetti si spostano, i materiali per le attività mutano ed il “serpente rincorre il tavolo” che, grande e fiabesco, viene posizionato nei vari spazi del giardino in base alle esigenze, creando così tanti piccoli tasselli estemporanei di fantasia e divertimento!